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Come disdire il canone RAI

Elenco dei motivi più diffusi che permettono di disdire il canone:

1. Non si possiede il televisore o un “apparecchio atto od adattabile alla ricezione di segnali televisivi”;
2. Avete portato in discarica il televisore, ed avete una ricevuta che lo comprova;
3. Non siete d’accordo con il modo in cui viene gestita la RAI, e l’unica maniera “forte” per farlo capire a chi la governa è quella di toccare il portafoglio

Tutti gli altri motivi (non guardo i canali RAI, voglio i sigilli sulla presa dell’antenna, non voglio pagarlo, etc. etc.) non sono contemplati dalla legge e quindi non ammessi. Il canone NON è una tassa di fruizione ma una tassa di possesso (tale e quale al bollo auto). Possiedi l’apparecchio, quindi devi pagarla.

Detto questo, la LEGGE contiene un DIRITTO che il Cittadino può esercitare. L’esercizio di questo diritto non è proprio semplice, ma se seguiamo ALLA LETTERA le istruzioni contenute nella legge funziona.

— LEGGE —
I riferimenti normativi sono il Regio Decreto R.D.L.21/02/1938 n. 246, convertito in legge il 4 giugno 1938, n. 880.

— PASSI DA SEGUIRE —
Per i motivi 1) e 2)
Basta inviare la cartolina relativa (B - contenuta nel libretto di abbonamento) in cui si comunica alla SAT di non avere il televisore e per che motivo. Ovviamente la dichiarazione, inviata con raccomandata A.R., deve essere accompagnata da copia della ricevuta comprovante la consegna in discarica del televisore o dalla autocertificazione di cio’ che si e’ fatto del televisore, con copia di un documento di identità valido.
Il pericolo qui viene dal fatto che si dichiara di NON essere più in possesso del televisore. Se invece lo avete ancora, siete passibili di sanzioni penali a norma dell’art. 76 del T.U. sulla documentazione amministrativa (D.P.R. 28/12/2000 n. 445 - mendaci dichiarazioni, falsità negli atti, uso o esibizione di atti falsi o contenenti dati non più rispondenti a verità).

Per il motivo 3)
NON dichiariamo alcunchè di falso, ma semplicemente CHIEDIAMO alla RAI di venire a “suggellare” (chiudere con i sigilli in un sacco di juta) l’apparecchio in nostro possesso. Quindi si esercita un diritto e, LEGALMENTE, si rimane in attesa della esecuzione del suggellamento senza essere obbligati a pagare il canone.

Andiamo per gradi:

• Bisogna essere in possesso del libretto di abbonamento alla televisione, dal quale ricavare il “numero di ruolo”. Se non lo si ha, si chiede un duplicato con raccomandata A.R. a questo indirizzo:

1° ufficio entrate Torino
S.A.T Sportello Abbonamenti Tv
Casella postale 22
10121 Torino

• Non si devono avere pendenze con il SAT (arretrati, multe, etc.)
• Si devono versare 5,16 euro con vaglia postale (IMPORTANTE: IL VAGLIA NON E’ IL BOLLETTINO ORDINARIO), specificando nella causale del versamento “per disdetta canone numero di ruolo: [scrivete il vostro numero di ruolo]”. Beneficiario del versamento è il “S.A.T. casella postale 22, 10121 TORINO”. L’agenzia di pagamento è TORINO VAGLIA E RISPARMI (non sempre questo e’ chiesto)
• Si usa la cartolina “d” del libretto di abbonamento, (la “b” se il vostro libretto e’ recente) intitolata “denuncia di cessazione dell’abbonamento tv”. Si barra la casella 2 che riporta la richiesta di suggellamento. Quindi si compila gli spazi in bianco riportando il numero del vaglia e la data del versamento. Più sotto, trovate lo spazio per la data di spedizione della cartolina, riportatela e apponete la vostra firma. Sul retro della cartolina si riportano nome cognome e indirizzo del titolare che intende disdire, correggendo eventualmente il vecchio indirizzo URAR TV in SAT.
Se non avete la cartolina per la denuncia di cessazione dell’abbonamento, potete usare la cartolina per le comunicazioni generiche scrivendo:

“Il sottoscritto [nome, cognome, indirizzo] chiede la cessazione del Canone TV e chiede di far suggellare l’apparecchio atto alla ricezione del segnale televisivo (numero di ruolo ……………………………) detenuto presso la propria abitazione.
A tale scopo ha corrisposto l’importo di 5,16 euro a mezzo vaglia postale n ………………….. del ……/……./…… sul quale ha indicato il numero di ruolo dell’abbonamento“.

Fate fotocopia della cartolina (davanti e dietro). L’originale della cartolina va spedito con raccomandata ricevuta ritorno all’indirizzo già stampato.
• Attendete il ritorno della ricevuta di ritorno
• Spedite con raccomandata A.R. il libretto di abbonamento originale completo con tutto quanto attaccato, tenendovi a casa le ricevute dei pagamenti degli ultimi 10 anni, sempre all’indirizzo:

1° ufficio entrate Torino
S.A.T Sportello Abbonamenti Tv
Casella postale 22
10121 Torino

Tutto questo va completato ENTRO IL 30.11 di ogni anno, pena dover ricominciare da capo. La disdetta infatti si può fare entro il 31.12, ma il libretto va restituito entro il 30.11.

A fronte di quanto sopra, la RAI vi scrivera’ chiedendo i vostri dati anagrafici, la marca dell’apparecchio da suggellare e dove si trova. Potrebbero anche chiedervi altri piccoli importi (di qualche Euro) che, se siete arrivati a questo punto, vale la pena pagare. Tale lettera di solito dice contestualmente di rimanere in attesa della “suggellazione” dell’apparecchio.

Il funzionario RAI NON ha il diritto di entrare a casa Vostra, a meno che non sia accompagnato da un finanziere o carabiniere con mandato del giudice. Quindi il televisore lo potete tranquillamente tenere in casa e, quando dovesse presentarsi il funzionario, glielo fate trovare FUORI dall’uscio.
In tutto questo non c’è NULLA di illegale. Si paga, addirittura, per esercitare un DIRITTO previsto dalla legge.

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