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Risparmiare in compagnia è più facile, motivante ed efficace, per questo motivo è bene coinvolgere familiari e conviventi nella propria strategia anti spesa. Si può iniziare valutando insieme il problema, discutendo le possibili soluzioni e dandosi un obiettivo comune. Se poi si hanno figli è bene coinvolgere anche loro: non c’è nulla di male nel mettere a conoscenza i bambini in età scolastica delle situazioni finanziarie della famiglia, specie se critiche, li farà sentire responsabili e permetterà di raggiungere meglio i propri obiettivi.
Se si ha a che fare con interlocutori non particolarmente sensibili all’argomento risparmio ci si deve rassegnare a continuare da soli ma in questo caso è preferibile cercare di limitare il danno ad esempio separando i fondi (dividendo gli introiti familiari e le spese personali da quelle comuni).
I complici di risparmio non devono essere necessariamente all’interno della propria famiglia: a volte un network di risparmio, costituito da amici e conoscenti può costituire un concreto aiuto per la riduzione di spese quali i trasporti (dividendo ad esempio l’auto nei viaggi per andare al lavoro) o i costi per i figli (condivisione di giocattoli o abbigliamento).